Alla luce del successo riscosso da pubblico e critica, è stata prorogata fino al 21 aprile 2025 la mostra Unseen. Le foto mai viste di Vivian Maier, la più importante mai dedicata in Italia a una delle pioniere e massime esponenti della street photography, esposta alla Villa Reale di Monza.
Dal 17 ottobre 2024, giorno di apertura dell’evento, sono stati migliaia i visitatori, di cui oltre 2 mila solo nell’ultimo fine settimana. Merito di un favoloso allestimento e un progetto espositivo completo con 220 scatti, alcuni inediti, divisi in 9 sezioni, che esplorano i temi e i soggetti caratteristici del suo stile: dagli autoritratti alle scene di strada, dalle immagini di bambini alle persone ai margini della società, avventurandosi anche in aspetti sconosciuti o poco noti di una vicenda umana e artistica non convenzionale.
Realizzata da Vertigo Syndrome in collaborazione con diChroma photography, e curata da Anne Morin, la mostra si compone di un nucleo di fotografie in bianco e nero e a colori, molto rare e fino a pochi anni fa mai viste in pubblico, alle quali si aggiungono filmati in formato Super 8, provini a contatto, audio con la sua voce e vari oggetti che le sono appartenuti, come le macchine fotografiche Rolleiflex e Leica.
Oltre a una sala speciale ci realtà virtuale, ideata appositamente da Vertigo Syndrome, dove i visitatori possono sperimentare lo stile fotografico di Maier, l’esposizione è completata da una mostra nella mostra dell’acquarellista Nicola Magrin, che ha realizzato otto opere incentrate su diversi aspetti della vita e dell’arte della fotografa, che risuonando con le esperienze personali di Magrin (la montagna, il cane, il tratto sfumato) creano un ponte poetico tra i due artisti.
Costante e nutrito l’interesse da parte di gruppi e scuole, da cui continuano a pervenire richieste di partecipazione alla mostra e alle sue attività, il cui aspetto scenico e interattivo la rende particolarmente adatta anche ai più giovani, coinvolti in un’esperienza artisticamente appagante e culturalmente arricchente.
Allo stesso modo il pubblico ha apprezzato in questi mesi la serie di workshop, conferenze, laboratori per i bambini e varie iniziative che ogni weekend arricchiscono l’esposizione approfondendo aspetti teorici, tecnici e narrativi legati a Vivian Maier e al mondo della fotografia e dell’immagine in generale, anch’essi rinnovati e prorogati fino al termine della mostra.