ANATOMIA EMOTIVA “I miei lavori hanno tre temi fondamentali: le relazioni, l’ansia e – soprattutto – il corpo. Un corpo che non vuole essere solo rappresentato, ma viene eletto a simbolo dei vari stati emotivi che lo abitano: a volte etereo e romantico, altre sezionato e frantumato. Quando non riesco a controllare la mia testa, posso provare a disegnarla, riversando tutto il mio spettro emotivo in tavole oniriche e pastello. Un foglio bianco, dopo tutto, non è che un grande specchio psico-terapeutico nel quale ritrovare gli altri e se stessi, con tutte le proprie ansie, disagi e, diciamolo, anche gioie. Mi sono approcciata all’arte orientale dopo un lungo viaggio in Asia, facendomi ispirare dalla delicatezza dei tratti che si scontrava con la crudezza e mostruosità dei racconti. Trovo il mondo degli Yōkai così simile al nostro, per certi versi, nel quale speranze e paure universali mutano e prendono forma – ancora una volta – in corpi. Anche loro, nel bene e nel male, parlano di noi… alla fine”.